Suoni e Colori di Napoli: La Tradizione Musicale tra Sacro e Profano

Questa mostra offre un’immersione profonda nel cuore vibrante della tradizione musicale napoletana. Il percorso espositivo svela l’affascinante e peculiare intreccio tra le sue espressioni sacre e profane, un connubio che ha plasmato l’identità sonora e culturale di questa città. Concepita come un viaggio sensoriale e storico, l’esposizione è stata resa possibile grazie al prezioso contributo dell’Associazione Amici degli Archivi Onlus e ai fondi “Musica Colonnesi”, “Musica Amato” e “Musica Colella”. Attraverso un’accurata selezione di spartiti originali, dischi d’epoca e le iconiche “copielle”, viene offerto uno spaccato autentico della produzione musicale partenopea tra il tardo Ottocento e i primi decenni del Novecento.

La Canzone Napoletana: Echi di Passione, Sorrisi e Arguta Satira

Il nucleo pulsante di questa esposizione è indubbiamente la canzone napoletana, vero specchio dell’animo partenopeo, capace di esprimere la gamma completa delle emozioni umane. Si potrà esplorare il mondo delle “copielle”, quei libretti stampati su carta economica ma intrisi di significato, che racchiudevano testi in un dialetto vibrante, affrontando con uguale maestria le tematiche amorose più ardenti e una satira pungente e arguta. Tra i reperti più significativi, si potrà ammirare “Piedigrotta Gennarelli 1920” di Emilio Gennarelli, una copiella originale stampata proprio nel 1922 per la celebre Festa di Piedigrotta.

Non può mancare la regina indiscussa, il simbolo stesso della melodia partenopea: “O sole mio!”. Questa canzone iconica, premiata nei concorsi de “La Tavola Rotonda” e frequentemente eseguita durante le celebrazioni popolari, sarà presente sia nella sua versione su disco di Di Capua edita da Victor, sia nella sua elegante copiella di F. Bideri, con il testo di G. Capurro e la musica di E. Di Capua e E. Teschemacher.

Il repertorio è vasto e variegato, e include altre preziose copielle in dialetto napoletano: dalla storica “Lu matarazzo de stoppa”, stampata a Firenze nel lontano 1868 dalla Stamperia Salani, alla struggente “I’ te vurria vasà!” di V. Russo e E. Di Capua, edita a Napoli da F. Bideri. Si potranno ammirare anche la vivace “Comme facette màmmeta?” di G. Capaldo e S. Gambardella, e l’iconica “Ninì Tirabusciò” di A. Califano e S. Gambardella, entrambe pubblicate a Napoli da F. Bideri. E per gli appassionati, lo spartito di “Passione” di L. Bovio e Tagliaferri, un pezzo del 1934 edito a Napoli da A. Pesole, e la suggestiva “Giesummine e’Spagna” di De Curtis e Di Capua, presentata come carta da musica. Ogni pezzo è un frammento di storia, un’emozione cristallizzata nel tempo.

Le Voci e i Volti Indimenticabili: I Giganti del Palcoscenico Napoletano

Questa mostra è anche un sentito tributo alle personalità carismatiche che hanno dato anima e corpo a queste melodie, diventando icone della cultura partenopea. Sarà possibile scoprire di più su figure leggendarie come Nicola Maldacea, un brillante interprete di Piedigrotta. Le sue foto nelle copielle lo mostrano in abiti di scena caricaturali e teatrali. Sarà esposto un disco a lui dedicato dalla Phonotype Record.

Si potrà apprezzare la voce potente di Elvira Donnarumma, definita “voce potente del teatro canzone partenopeo”, spesso ritratta in copielle con abiti folklorici e pose drammatiche. Anche per lei sarà presente un disco della Phonotype Record.

E naturalmente, non poteva mancare il “custode” della canzone classica napoletana, il grande Roberto Murolo. Una sua fotografia e lo spartito di “A cammisa (Nu barcone)” testimonieranno il suo fondamentale contributo alla preservazione di questo patrimonio.

Armonie Celesti e Canti Processionali: La Devozione in Musica

La musica a Napoli non è solo allegria e sentimento, ma anche una profonda e radicata espressione della fede. La mostra presenta un aspetto toccante e significativo della tradizione: le “Canzoncine in onore della B. V. (Beata vergine)”, umili copielle con canti religiosi in dialetto dedicate alla Vergine. Queste semplici stampe su carta economica venivano distribuite tra la gente durante le processioni, le loro melodie risuonavano nelle vie della città in un coro collettivo di devozione popolare.

Un esempio particolarmente evocativo è “Serate e’ Feste” di G. Sanseverino e G. Cozzolino. Questa “canzonetta di occasione”, un sentito omaggio a Maria SS. Delle Grazie a S. Aniello Caponapoli, con il suo “testo poetico e musicale di carattere devozionale”, veniva intonata durante le celebrazioni mariane nei quartieri popolari. È una testimonianza tangibile di come la spiritualità si fondesse con la vita quotidiana.

Piedigrotta: Il Ritmo Incessante di una Tradizione Viva

La Festa di Piedigrotta è un fenomeno culturale che ha scandito il tempo e l’identità di Napoli. La mostra include una preziosa selezione di periodici storici che ne raccontano l’evoluzione e l’importanza: dal corposo “Piedigrotta Gennarelli 1923”, un periodico di 70 pagine pubblicato a Napoli nel 1923, al “Numero Unico” di “Piedigrotta Segrè 1913”, un periodico di 14 pagine stampato a Napoli nel 1913 da F. Bideri. Questo numero unico, del 7 settembre 1913, conserva le melodie della Piedigrotta del 1913 premiate al Concorso de “La Tavola Rotonda”. E per gli amanti della storia, un raro “Unico foglio del periodico della Pedigrotta del 1896”, proveniente da “Fortunio Piedigrotta 1896”.

Il Canto Patriottico: La Nazione in Note

Infine, un aspetto forse meno conosciuto ma altrettanto significativo della produzione musicale napoletana: le “Strofette patriottiche” di N. Franza. Questi “canti in versi brevi, spesso anonimi”, rappresentano una fusione di fede e patriottismo, nati per infondere coraggio e sostenere i soldati italiani in partenza per l’Africa Orientale.

Ci si augura un’esperienza coinvolgente, un vero e proprio tuffo nell’anima musicale di Napoli, sperando che i “Suoni e Colori” qui esposti risuonino a lungo.

Si potrà apprezzare la voce potente di Elvira Donnarumma, definita “voce potente del teatro
canzone partenopeo”, spesso ritratta in copielle con abiti folklorici e pose drammatiche.
Anche per lei sarà presente un disco della Phonotype Record.
E naturalmente, non poteva mancare il “custode” della canzone classica napoletana, il grande
Roberto Murolo. Una sua fotografia e lo spartito di “A cammisa (Nu barcone)”
testimonieranno il suo fondamentale contributo alla preservazione di questo patrimonio.
Armonie Celesti e Canti Processionali: La Devozione in Musica
La musica a Napoli non è solo allegria e sentimento, ma anche una profonda e radicata
espressione della fede. La mostra presenta un aspetto toccante e significativo della tradizione:
le “Canzoncine in onore della B. V. (Beata vergine)”, umili copielle con canti religiosi in
dialetto dedicate alla Vergine. Queste semplici stampe su carta economica venivano
distribuite tra la gente durante le processioni, le loro melodie risuonavano nelle vie della città
in un coro collettivo di devozione popolare.
Un esempio particolarmente evocativo è “Serate e’ Feste” di G. Sanseverino e G. Cozzolino.
Questa “canzonetta di occasione”, un sentito omaggio a Maria SS. Delle Grazie a S. Aniello
Caponapoli, con il suo “testo poetico e musicale di carattere devozionale”, veniva intonata
durante le celebrazioni mariane nei quartieri popolari. È una testimonianza tangibile di come
la spiritualità si fondesse con la vita quotidiana.
Piedigrotta: Il Ritmo Incessante di una Tradizione Viva
La Festa di Piedigrotta è un fenomeno culturale che ha scandito il tempo e l’identità di
Napoli. La mostra include una preziosa selezione di periodici storici che ne raccontano
l’evoluzione e l’importanza: dal corposo “Piedigrotta Gennarelli 1923”, un periodico di 70
pagine pubblicato a Napoli nel 1923, al “Numero Unico” di “Piedigrotta Segrè 1913”, un
periodico di 14 pagine stampato a Napoli nel 1913 da F. Bideri. Questo numero unico, del 7
settembre 1913, conserva le melodie della Piedigrotta del 1913 premiate al Concorso de “La
Tavola Rotonda”. E per gli amanti della storia, un raro “Unico foglio del periodico della
Pedigrotta del 1896″, proveniente da “Fortunio Piedigrotta 1896”.
Il Canto Patriottico: La Nazione in Note
Infine, un aspetto forse meno conosciuto ma altrettanto significativo della produzione
musicale napoletana: le “Strofette patriottiche” di N. Franza. Questi “canti in versi brevi,
spesso anonimi”, rappresentano una fusione di fede e patriottismo, nati per infondere
coraggio e sostenere i soldati italiani in partenza per l’Africa Orientale.
Ci si augura un’esperienza coinvolgente, un vero e proprio tuffo nell’anima musicale di
Napoli, sperando che i “Suoni e Colori” qui esposti risuonino a lungo.

  • Associazione Amici degli Archivi Onlus – Fondo Musica

s.a, Canzoncine in onore della B. V. (Beata vergine), s.d,s.l, Carta da Musica

Copielle con canti religiosi in dialetto, dedicate alla Vergine. Stampate su carta economica e distribuite durante le processioni.

  • Associazione Amici degli Archivi Onlus – Fondo Musica Colonnesi

Sanseverino G, Cozzolino G, Serate e’ Feste, s.l, s.d, Copiella, dialetto napoletano. 

Canzonetta di occasione in omaggio di Maria SS. Delle Grazie a S. Aniello Caponapoli. Fotografia di Giuseppe Cozzolino.Testo poetico e musicale di carattere devozionale. Intonato durante le celebrazioni mariane nei quartieri popolari.

  • Associazione Amici degli Archivi Onlus – Fondo Musica

s.a, Fortunio Piedigrotta 1896, Napoli, 1896, s.e.

Unico foglio del periodico della Pedigrotta del 1896. Anno IX – N.26.

  • Associazione Amici degli Archivi Onlus – Fondo Musica Colonnesi

Franza N., Strofette patriottiche, Firenze, s.d, Copiella, dialetto napoletano. 

Canti in versi brevi, spesso anonimi, per sostenere i soldati italiani in partenza per l’Africa Orientale. Miscela di fede e patriottismo

  • Associazione Amici degli Archivi Onlus – Fondo Musica Colonnesi

s.a, Piedigrotta Gennarelli 1920, Emilio Gennarelli, copiella,1920

Copiella originale stampata nel 1922 per la Festa di Piedigrotta. Testo in dialetto napoletano con tematiche amorose e satiriche.

  • Associazione Amici degli Archivi Onlus – Fondo Musica Colonnesi

Capurro, G.,Di Capua, E.,Teschemacher, E., O sole mio!, F.Bideri, copiella, s.d

Canzone simbolo della canzone napoletana, premiata nei concorsi de ‘La Tavola Rotonda’. Spesso eseguita durante le celebrazioni popolari.

  • Associazione Amici degli Archivi Onlus – Fondo Musica Colonnesi

Russo V., Di Capua E.,I ‘ te vurria vasà!, Napoli, s.d, F.Bideri, Copiella, dialetto napoletano

  • Associazione Amici degli Archivi Onlus – Fondo Musica

s.a., Lu matarazzo de stoppa, Firenze, 1868, Stamperia Salani, 1 pp., Copiella, dialetto napoletano.

  • Associazione Amici degli Archivi Onlus – Fondo Musica Colonnesi

Di Capua, O sole mio, Victor, disco, s.d.

  • Associazione Amici degli Archivi Onlus – Fondo Musica Colonnesi

Russo V., Di Capua E.,I ‘ te vurria vasà!, Napoli, s.d, F.Bideri, Copiella, dialetto napoletano

  • Associazione Amici degli Archivi Onlus – Fondo Musica Colonnesi

Capurro, G.,Di Capua, E.,Teschemacher, E., O sole mio!, F.Bideri, copiella, s.d

Canzone simbolo della canzone napoletana, premiata nei concorsi de ‘La Tavola Rotonda’. Spesso eseguita durante le celebrazioni popolari.

  • Associazione Amici degli Archivi Onlus – Fondo Musica Colonnesi

Califano A., Gambardella S., Ninì Tirabusciò, Napoli, s.d, F.Bideri, Copiella, dialetto napoletano

  • Associazione Amici degli Archivi Onlus – Fondo Musica Colonnesi

AA.VV., Elvira Donnarumma, Phonotype Record, disco, s.d

Voce potente del teatro canzone partenopeo, ritratta in copielle con abiti folklorici e pose drammatiche.

  • Associazione Amici degli Archivi Onlus – Fondo Musica Colonnesi

AA.VV., Nicola Maldacea, Phonotype Record, disco, s.d

Interprete brillante di Piedigrotta. Le sue foto nelle copielle lo mostrano in abiti da scena caricaturali e teatrali.