Giubileo in Miniatura: Fede, Perdono e Devozione tra Roma e Napoli

La mostra “Giubileo in Miniatura: Fede, Perdono e Devozione tra Roma e Napoli” offre un affascinante percorso attraverso la storia e la spiritualità del Giubileo, esplorando la sua profonda risonanza nelle città di Roma e Napoli. L’esposizione, curata dall’Associazione Amici degli Archivi Onlus, attinge a diversi fondi archivistici, tra cui l’Archivio Sesti Rossi Marcelli , l’Archivio Casaceli , l’Archivio Falcone , l’Archivio Raimondi , il Fondo Musica e il Fondo Musica Colonnesi .

Il percorso espositivo si articola attraverso diverse sezioni tematiche, ognuna delle quali illumina un aspetto peculiare della storia giubilare e della devozione popolare.

Il Perdono e le Indulgenze: Un tema centrale della mostra è quello del perdono e delle indulgenze, elementi fondamentali dell’Anno Santo. Tra i documenti esposti, spicca un Diploma di Papa Leone XIII del 1900, proveniente da Roma, che concede l’indulgenza plenaria in articulo mortis al signor Andrea Rossi Marcelli. Un’altra testimonianza significativa è la richiesta di Armida de Quattro a Papa Pio XII nel 1957 per la benedizione Apostolica e l’indulgenza plenaria “in articulo mortis”. Questi documenti non solo illustrano la pratica delle indulgenze nel corso dei secoli, ma anche la fede personale e la ricerca di salvezza da parte dei fedeli.

I Giubilei e la Memoria Storica: La mostra dedica spazio anche alla memoria storica dei Giubilei più recenti. Il “Jubileum 2000” e il “Ricordo Giubileo 2000” di Giulio Raimondi, insieme a “Il Grande Giubileo del 2000”, offrono uno sguardo su un evento che ha segnato la storia contemporanea della Chiesa.

Guide e Pratiche Devote: Interessanti sono le sezioni dedicate alle guide per i pellegrini e alle pratiche devote associate al Giubileo. “Il Pontificale Romano, Vero Modo, e facile di visitare le quattro basiliche in tempo dell’Anno del Giubileo concesso dalla Santità di Benedetto XIV in quest’anno 1751” e il “Reg. delle Scuole Pie. Dove si tratta delle Orazioni da farsi nella Visita di dette Quattro Chiese, In Roma, MDCCLI” testimoniano l’importanza delle visite alle basiliche e delle preghiere. La pubblicazione napoletana “Il mio Giubileo, Nozioni sulle indulgenze- preghiere- canti”, edita da “La Croce” a Donnaregina, Napoli, evidenzia la diffusione di queste pratiche anche a livello locale.

Iconografia e Devozione Popolare: La devozione popolare è ben rappresentata attraverso una serie di immagini votive e testi devozionali. Tra queste, si possono ammirare un’immagine di Papa Giovanni Paolo I , un’immagine votiva di Papa Pio XII del 1965 , e altre immagini votive generiche. Di particolare impatto è l’immagine di Maria SS. Addolorata e una medaglia con l’Addolorata alle scuole pie. Completano questa sezione documenti come la “Pagella. Metodo di praticare la divozione dei cento Requiem in suffragio delle Sante Anime del Purgatorio” e la “Novena alla Santissima Vergine del Rosario di Pompei”. Questi oggetti offrono uno spaccato della pietà popolare e delle sue espressioni.

Sigilli e Autorità Ecclesiastiche: Una sezione di grande interesse storico è dedicata ai sigilli di figure ecclesiastiche di rilievo. Si possono ammirare sigilli come quello della Curia dell’Uditore della Camera Apostolica del 1404 , del Cardinale Bertrand de Poujet (1316-1327) , del Cardinale Benedetto Caetani (1281-1294) , del Cardinale Giacomo Savelli (1560-1574) , di Amelio di Lautrec (1317-1337) , del Cardinale Maffeo Barberini (1606-1623) , del Cardinale Arnaud de Faugéres (1312) , del Cardinale Angelo D’Anna di Sommariva (1384-1428) e del Cardinale Androin de la Roche (1361-1369). Questi sigilli non sono solo reperti storici, ma simboli del potere e dell’autorità della Chiesa nei secoli.

Musica e Devozione: La componente musicale della devozione è esplorata attraverso le “Canzoncine in onore della B. V. (Beata vergine)” su carta da musica e le “Copielle con canti religiosi in dialetto, dedicate alla Vergine”, distribuite durante le processioni. Di particolare nota è “Serate e’ Feste” di Sanseverino G. e Cozzolino G., una copiella in dialetto napoletano con una canzonetta in omaggio a Maria SS. Delle Grazie a S. Aniello Caponapoli. La fotografia di Giuseppe Cozzolino accompagna questo testo poetico e musicale di carattere devozionale, intonato durante le celebrazioni mariane nei quartieri popolari.

Reliquie e Simboli Sacri: La mostra include anche una reliquia, un frammento di un vestito indossato da Sua Santità Leone XIII, un oggetto di profonda venerazione. Non manca un riferimento a testi liturgici ufficiali, come il “Missale Romanum” del 1897, che sottolinea l’importanza della liturgia nelle celebrazioni giubilari.

Infine, la presenza dell’immagine dell’Incoronata Madre del Buon Consiglio nel Tempio di Capodimonte a Napoli, legata a Madre Maria di Gesù Landi, ribadisce il forte legame tra il Giubileo e la devozione mariana, particolarmente sentita a Napoli. La mostra si inserisce idealmente nel contesto di “Giubileo a Napoli: un affare di stato (1725-1825)”, una mostra documentaria e iconografica tenutasi presso l’Archivio di Stato di Napoli, evidenziando il ruolo del Giubileo anche come evento di rilevanza statale.

“Giubileo in Miniatura” non è solo un’esposizione di documenti storici, ma un viaggio emozionante nella fede, nella speranza e nelle tradizioni che hanno plasmato il significato del Giubileo tra le mura di Roma e le vibranti strade di Napoli. È una testimonianza tangibile del profondo impatto spirituale e culturale che l’Anno Santo ha avuto e continua ad avere nella vita di milioni di persone.